martedì 15 dicembre 2015

Licenza di Uccidere

Jakub Rozalski
[License to Kill]
[Permis de tuer]
[Lizenz zum Töten]

[Questo articolo è, ancora una volta, una replica, ma l’argomento sembra decisamente opportuno. Mentre guardate il sistema politico degli US attraversare le sue solite buffonate, chiedetevi: sono almeno in grado di capire che hanno già perso l’Impero?]

La storia è sempre la stessa: qualche nazione, a causa del sovrapporsi di fortuite circostanze, diventa potente – molto più potente delle altre – e, per un po’, domina. Ma le fortuite circostanze, che spesso risultano essere nient’altro che pochi stravaganti regali della geologia, siano il carbone gallese o il petrolio del Texas occidentale, a tempo debito giungono alla fine. Nello stesso tempo, la precedente superpotenza inizia ad essere corrotta dal suo stesso potere.

martedì 8 dicembre 2015

Il Libretto del Collasso Imperiale

[The Imperial Collapse Playbook]
[Das Imperiale Kollaps – Drehbuch]
[Manuel pratique de l’effondrement impérial]

Alcune persone amano avere il Grande Quadro appeso davanti a loro, il più grande possibile, quello sugli avvenimenti dell’intero mondo, ed io sono felice di accontentarle. Lo sviluppo maggiore del 2014 è di gran lunga questo: finalmente gli Anglo-Imperialisti stanno per essere espulsi dall’Eurasia. Come possiamo dirlo? Bene, c’è il Grande Quadro, il più grande che io abbia potuto trovare. L’ho trovato grazie a Nikolai Starikov e ad un suo recente articolo.

Innanzitutto, intendiamoci subito sulle parole. Con Anglo-Imperialisti intendo la associazione di Gran Bretagna e Stati Uniti. Questi ultimi hanno preso il sopravvento sulla prima non appena essa è fallita, trasformandola in un protettorato. Adesso, anche essi stanno fallendo e non ci sono nuovi Anglo-Imperialisti emergenti che ne possano prendere il sopravvento. Ma durante tutto questo processo, è rimasto lo stesso libretto comune: pseudo-capitalismo pseudo-liberale per gli interni, dominio militare e sfruttamento economico per tutti gli altri. Ancor più nel dettaglio, il loro libretto suggerisce uno stratagemma quando alla fine i piani di dominio e sfruttamento falliscono. Mentre se ne stanno andando, essi fanno il possibile per compromettere ed indebolire l’entità che si lasciano dietro, infliggendole una ferita politica, marcia e purulente. Nella loro lista di controllo per la partenza, “avvelenate i pozzi” è l’ultima annotazione.

martedì 3 novembre 2015

Una strategia di uscita per Traditori

[An Exit Strategy for Traitors]
[Ein Fluchtplan für Verräter]
[Une strategie de sortie pour les traîtres]
[Предательская стратегия ухода]

[Germania-il paese al centro dell'Unione europea e la sua potenza economica, è una sorta di buco nero. 70 anni dopo la caduta del nazismo, è ancora un paese occupato, sotto il dominio militare e politico degli Stati Uniti. La stampa nazionale, popolarmente indicato come Lügenpresse (la stampa mentendo) riprende fedelmente la linea del partito impostato a Washington.I politici senza spina dorsale della Germania, popolarmente rinominato daVolksvertreter (rappresentanti del popolo) a Volksverräter (traditori alle persone) non sono migliori. E così siamo in grado di vedere ciò che sta realmente accadendo là, come l'Unione europea è, nelle parole del russo FM Sergei Lavrov, "suicidarsi" lasciando in orde invasori provenienti dal Medio Oriente. E così questa breve relazione da Alex, che ci racconta ciò che vede, è il benvenuto.]

Ti ricordi l'ultima volta che avete visto un uomo con gli occhi selvaggi, vestiti strani e un cartello gigante al collo dicendo: "The End Is Nigh" ? "Come ridicolo e patetico!" Si potrebbe pensare. Ora, immaginate la realtà del proprio paese che cambia in poche settimane a un punto in cui si arriva alla stessa conclusione come lui, sentendosi improvvisamente che il suo approccio potrebbe essere sempre così ragionevole.Quando una grande parte dei vostri colleghi-umani prendere una strana sorta di malattia, quella che porta alla completa follia più velocemente che nel peggiore epidemia di zombie, si potrebbe trovare te stesso fuori di strategie più valide.

martedì 18 agosto 2015

Particolarità dell’animo nazionale russo

Zimnik
[Peculiarities of Russian National Character]

Zimnik, una divinità degli antichi slavi: un vecchio tarchiato, con lunghi capelli color della neve e addosso un cappotto bianco, sempre scalzo. Porta una verga di ferro, con cui ghiaccia qualunque cosa in un sola mossa. Può chiamare le bufere di neve, le tempeste di ghiaccio e le tormente. Va in giro prendendo ciò che vuole, specie i bambini che si comportano male.

Gli eventi recenti, come il rovesciamento del governo in Ucraina, la secessione della Crimea e la sua decisione di unirsi alla Federazione Russa, la successiva campagna contro i civili in Ucraina orientale, le sanzioni occidentali contro la Russia, e, più recentemente, l’attacco al rublo, hanno dato luogo ad una precisa transizione di fase all’interno della società russa, che credo sia, se non per niente, molto poco capita in occidente. Questa mancanza di comprensione svantaggia nettamente la capacità dell’Europa di negoziare una fine a questa crisi.

Mentre prima di questi eventi i russi erano piuttosto contenti di considerarsi “solo un altro paese europeo”, adesso essi si sono ricordati di essere una civiltà diversa, con radici distinte, Bisanzio piuttosto che Roma. Una civiltà soggetta una o due volte ogni secolo agli sforzi concertati dell’occidente per distruggerla, sia da parte della Svezia, della Polonia, della Francia, della Germania o di qualche combinazione di esse. Ciò ha condizionato l’animo russo in un modo specifico che, se non capito adeguatamente, può condurre facilmente l’Europa ed il mondo al disastro.

martedì 14 luglio 2015

Cosa non funziona nel nostro Sistema Monetario e come rimediare

[What's Wrong with Our Monetary System and How to Fix It ]

[Guest post di Adrian Kuzminski]

[Spinto dai commenti, Adrian ha lasciato un aggiornamento]

C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro sistema finanziario globale. Papa Francesco è solo l’ultimo a lanciare l’allarme:

“Gli esseri umani e la natura non devono essere a servizio del denaro. Diciamo no a un’economia di esclusione e diseguaglianza, dove comandano i soldi, piuttosto che il servizio. Quest’economia uccide. Quest’economia esclude. Quest’economia distrugge Madre Terra.”

martedì 7 luglio 2015

Sovraccarico da sciocchezze finanziarie

Kelly Hensing
[Financial Nonsense Overload]

“Quelli che gli dei vogliono distruggere, prima li rendono pazzi” recita una citazione attribuita erroneamente a Euripide. Essa sembra descrivere lo stato corrente delle cose riguardo il dispiegarsi dell’imbroglio greco. È una tragedia greca in ogni dettaglio: abbiamo i vari Eurocrati — eletti, non eletti, prossimi non eletti — che inciampano sul palco sputando fuori sciocchezze fantasiose, ed abbiamo il coro dell’elettorato greco che, con il referendum, annuncia forte al mondo quale fantasiosa sciocchezza sia tutto ciò.

Come la maggior parte di voi probabilmente sa, alla Grecia è accollato un debito più grande di quanto possa ragionevolmente sperare di ripagare. Questo fatto è ammesso dai documenti del Fondo Monetario Internazionale rilasciati recentemente. Una gran parte di questo pesante debito è stata accesa per ripagare, alle banche francesi e tedesche, precedenti crediti in sofferenza. La concessione di questi crediti era già sbagliata in partenza perché basata su proiezioni fallaci riguardo la crescita potenziale dell’economia greca. Fin dall’inizio, gli istituti di credito si sono comportati irresponsabilmente offrendo i prestiti, e meritano di perdere i loro soldi.

martedì 30 giugno 2015

Come curare e nutrire un buco nero finanziario

Negli Stati Uniti, finora, quel buco nero ha risucchiato singole famiglie (anche se a volte si è trattato di intere città come Detroit, Michigan, Bakersfield in California, o Camden nel New Jersey). Con l’aiuto del racket dei mutui immobiliari, il buco nero succhia case e le risputa fuori gravate da crediti inesigibili. Con l’aiuto del comparto medico-sanitario, succhia malati e li risputa fuori completamente al verde. Con l’aiuto del settore della pubblica istruzione, risucchia i giovani e le loro belle speranze e risputa fuori inutili laureati indebitati. E con l’aiuto del comparto militare industriale, aspira di tutto e di più, risputando fuori cadaveri, invalidi, danni ambientali, terroristi e instabilità globale. E via così…

Ma il buco nero può anche aspirare interi paesi. In questo momento è impegnato intensamente a succhiarsi tutta la Grecia, ma sta incontrando qualche difficoltà, poiché la Grecia è, prima di tutto, una democrazia. Questa cosa preoccupa molto i burattini del buco nero, che iniziano a chiedere a gran voce un “cambio di regime” in Grecia, in modo da farla capitolare prima che i buco nero abbia di nuovo fame.

martedì 24 marzo 2015

Feudalesimo finanziario

Un tempo – parecchio tempo fa – la maggior parte delle regioni più densamente popolate del mondo era soggetta a una forma di feudalismgoverno denominata feudalesimo. Si trattava di un’organizzazione gerarchica della società. Generalmente alla sommità si trovava un sovrano (re, principe, imperatore, faraone, insieme a diversi tipi di sommi sacerdoti). Subito dopo il sovrano si trovavano diversi gradi di nobiltà a carattere ereditario. Sotto ai nobili vi erano i cittadini comuni che, a loro volta, ereditavano il loro rango sociale, sia che si trattasse del pezzo di terra da coltivare a cui erano vincolati o della concessione di un diritto che dava accesso a qualche tipo di produzione o commercio, come nel caso degli artigiani e dei mercanti. Tutti erano immobilizzati in una posizione legata a rapporti indissolubili di alleanza, tributo e obblighi consuetudinari: i tributi e gli obblighi consuetudinari si muovevano dal basso verso l’alto, mentre i favori e la protezione dall’alto verso il basso.

martedì 17 febbraio 2015

Estinta – Più estinta – Estintissima

David Herbert
[Extinct—Extincter—Extinctest]

Questo blog è dedicato all’idea di presentare il quadro generale – il più generale possibile – di ciò che sta succedendo nel mondo. Fra le linee d’interesse permanenti che lo compongono, possiamo elencare:

1. Il decadimento generalizzato e il collasso finale della civilizzazione industriale, legato al crescere dei costi di produzione delle quantità di combustibili fossili necessari ad alimentarla, al continuo peggioramento della qualità delle risorse energetiche e dell’energia netta che forniscono, e infine, alla continua diminuzione della loro quantità.

La prima ipotesi di Hubbert, secondo la quale il picco storico della produzione di petrolio sarebbe da collocarsi negli anni settanta, era accurata; ma la successiva predizione di un picco globale, seguito da un rapido crollo attorno al 2000, era piuttosto sbagliata, visto che adesso, a quindici anni dalla data prevista, la produzione mondiale di petrolio non è mai stata così alta. I prezzi del petrolio, che per un certo periodo sono stati elevati, hanno avuto un temporaneo calo. Comunque, osservando appena un po’ più in profondità la situazione del petrolio, si vede che il picco della sua produzione convenzionale, raggiunto nel 2005 – solo cinque anni dopo – da allora è in continua diminuzione, e il deficit è stato rimpiazzato da petrolio che è difficile e costoso da raggiungere (giacimenti sottomarini a grandi profondità, fracking) e da qualcosa che non è esattamente petrolio (sabbie bituminose).

martedì 20 gennaio 2015

Colpo di frusta!

Nel corso del 2014 i prezzi che il mondo paga per il petrolio greggio sono precipitati da oltre 125 dollari al barile ai circa 45 di adesso e potrebbero facilmente scendere ulteriormente prima di ricominciare a salire, prima di collassare ancora e risalire ancora. Avete afferrato l'idea. Alla fine, la folle altalena del mercato del petrolio, e quella persino più selvaggia dei mercati finanziari, delle valute e dei rutilanti fallimenti delle società energetiche, poi delle entità che le hanno finanziate, i default nazionali dei paesi che hanno sostenuto queste entità, causeranno a tempo debito il collasso delle economie industriali. E senza un'economia industriale funzionante il petrolio greggio verrà riclassificato come rifiuto tossico. Ma questo è fra due o tre decenni nel futuro.

Nel frattempo, i prezzi molto più bassi del petrolio hanno spinto gran parte dei produttori di petrolio non convenzionale fuori dal mercato. Ricordate che il petrolio convenzionale (il tipo di petrolio facile da produrre che esce fuori zampillando dai pozzi verticali trivellati non troppo profondamente nel terreno) ha raggiunto il picco nel 2005 e da allora è declinato. La produzione di petrolio non convenzionale, compresa la trivellazione offshore, le sabbie bituminose, la fratturazione idraulica per produrre petrolio di scisto ed altre tecniche costose, è stato generosamente finanziato per compensare l'ammanco. Ma al momento gran parte della produzione di petrolio non convenzionale costa più del prezzo al quale può essere venduto. Ciò significa interi paesi, compreso il Venezuela è il suo petrolio pesante (che richiede una riqualificazione prima di poter fluire), il Golfo del Messico e la sua produzione offshore (Messico e Stati Uniti), Norvegia e Nigeria, il Canada e le sue sabbie bituminose e, naturalmente, gli Stati Uniti e il petrolio di scisto. Tutti questi produttori in questo momento stanno bruciando soldi così come il petrolio che producono e se i prezzi del petrolio bassi persistessero, sarebbero costretti a chiudere.

martedì 6 gennaio 2015

Ragioni per l’Ottimismo

Questa potrebbe sembrare una strana linea di ragionamento da seguire, visto quanto chiunque altro sta dicendo. Alcuni pensano che il 2015 sarà una ripetizione del 2014 con alcuni cambiamenti incrementali (sempre una scomessa sicura, ma una lettura noiosa) mentre altri stanno stanno mettendo in guardia su di un potenziale scontro nucleare tra USA e Russia (sempre una possibilità, alla pari con l’impatto di un asteroide o una supernova nelle vicinanze della nostra galassia). Ma questa é sempre la solita storia. La domanda interessante é: com’é cambiato il terreno nel 2014, sempre che l’abbia fatto?

Secondo la mia opinione, lo sviluppo davvero interessante nel 2014 é che il mondo nella sua interezza (con alcune eccezioni minoritarie) é diventato piuttosto lucido riguardo a quello che gli Stati Uniti, come impero globale, sono e rappresentano. Ora é diffusamente e completamente chiaro che: